Il padre dell’ottica moderna fu
Isaac Newton, nato in Inghilterra nel 1642. Newton riuscì a dimostrare che la luce bianca è la somma di tutti gli altri colori. L’esperimento che lo portò a una conclusione epocale è rappresentato qui sotto.
Newton prese un prisma a forma di triangolo, fece filtrare, da una fessura un fascio di luce bianca e una volta attraversato notò che su una superficie bianca posta qualche metro dal prisma compariva una figura ellittica. Questa immagine risultante appariva in un estremo di colore blu e dall'altro di colore rosso che lo stesso Newton chiamò spettro, da latino specere, cioè apparire.
In fisica, consideriamo, che lo
spettro elettromagnetico visibile all'occhio umano è compreso tra una lunghezza d'onda che va dai 380 e i 750 nm. Il colore verde ha una lunghezza d'onda che varia da 495-570 nm e possiede frequenze che vanno da 526-606 THz.
LA TEORIA DEI COLORI DI GOETHE
L’opera ‘
La Teoria dei Colori’, del tedesco Johann Wolfgang von Goethe, è un trattato scientifico pubblicato nel 1810 nel quale viene estesa un attenta analisi sul colore. Lo scrittore tedesco ideologicamente si opponeva alla concezione newtoniana del colore. Newton circa un secolo prima dalla nascita di Goethe, dimostrò sperimentalmente, attraverso un prisma, che la luce bianca poteva essere scomposta nei colori dello spettro.
Goethe per studiare i colori considerò due poli opposti, da un lato i colori che si manifestano attraverso la luce e dall’altro quelli che si manifestano attraverso l’oscurità. Il giallo viene accostato alla luce mentre l’ azzurro viene visto come un colore da associare all’oscurità.
C’è da dire che Goethe provò a eseguire gli stessi esperimenti portati a termine da Newton utilizzando un prisma, anche se in maniera del tutto erronea. Appunto per questo si oppose vivamente alla concezione newtoniana.
Alcuni esperimenti, portati a termina da Goethe, dimostrarono come l’occhio umano, partecipi attivamente alle percezioni e sensazioni del colore. Uno di questi esperimenti è mostrato nella figura rappresentata alla nostra destra.
In questa figura possiamo notare sei rombi, tre posti su uno sfondo blu e tre su uno arancio. I rombi raffigurati nello sfondo blu sono di colore verde, magenta e grigio; stessa cosa vale per la sfondo arancio. Goethe notò che lo stesso colore veniva percepito in modo diverso a seconda dello sfondo su cui era interposto il rombo. Ad esempio, il rombo grigio appare grigio sullo sfondo blu e tende al verde-blu sullo sfondo color arancio.
CROMOTERAPIA
La
cromoterapia è un tipo di medicina che fa uso dei colori per curare alcune malattie. Le varie lunghezze d’onda posso essere percepite dal nostri organo visivo e interpretate dal cervello sottoforma di colore. Per questo il colore è determinate nella vita quotidiana perché permea ogni singola cosa visibile e non.
Il campo della cromoterapia può variare in base al tipo di terapia impiegata. Alcuni metodi principali di uso terapeutico, attraverso l’irradiazione luminosa sono:
- la cromopuntura;
-la cromologia - psicologia del colore;
-la cromodieta;
-la cristallo terapia.
I colori li possiamo dividere in due classi da un punto di vista del loro effetto psicofisiologico. La prima classe è individuata dai colori caldi (rosso, giallo, arancio), mentre la seconda dai colori freddi (blu, violetto, azzurro).
Il verde è situato al centro dello spettro della luce e determina un confine d’equilibrio tra i vari colori che dello spettro. Gli studiosi considerano che il verde ha un’azione riequilibrante e di benessere nello stato d’animo di una persona.
Vogliamo far presente che l’influenza dei colori non è una scienza fondata, perché non esistono prove cliniche che determinano tali certezze. Quindi questa pseudoscienza si fonda sul fatto che ad un colore vengono associate proprietà specifiche, e solitamente queste proprietà vengono basate su semplici analogia psicologiche.
Il color verde viene visto come il colore dell’armonia, dell’equilibrio, della pace e della speranza. Questo è un colore neutro e favorisce la calma e la concentrazione.
