giovedì 27 ottobre 2016

Step 5: Musica e Verde Marino

Musica Indie

"Won't you miss me?" you said inside grand central station
And your eyes grew red and wild before the chasin’
I felt your body move through my coat
I felt you footstep silent but
Heavy, you followed me onto the shuttle
Tapped my shoulder one last time and that was all, that was all
Hmmmm

I miss winter just because I miss when I knew you best
I miss the typewriter in the basement, I miss making your room a mess
I miss not being misused
I miss it all, so I guess I lose
Sea green, see blue
Hmmmm

September 2nd to April 13th, but who’s counting?
Song after song after song after song amounting into mountains
He told me you beat her up
Behold the "Super Keith" on the cup
What's up, enough’s enough, and where's my morning coffee?
I regret every single thing I ever said, I said those things too softly
Hmmmm

There was you, there was me in the room with the alcoholic guest

You asked if we should sleep on these cardboard sheets I said "Yes, okay, let's"
And the sculptor we hardly knew
His limbs were lying askew
Sea green, see blue
Hmmmm

You tossed your phone fifty feet in the air, I can’t believe you caught it
You said whatever you wanted to as long as you thought it should be true
And you dream, you make movies, you dance
You moved to Montreal, to be closer to France
How's that working out, how’s the music, how’s the food?
I know you won’t stay there forever, I know you’re gonna move again and again and again
Hmmmm

This is crazy, but I know I left you to be with your art
You always put me first, and somehow that broke my heart
’Cause it's not my place to choose
My first love, and my only muse
Sea green, see blue
Hmmmm



Musica Italiana
Giuseppe Mango - Verde mare Verde menta



Verde mare verde menta
piccola mia amante
io ti mangerei
quando fai di te un mistero
per sembrare amara
tanto dolce sei

Fatti sogno un solo istante
per toccarti dormirò
lasciami una sola sera
e fino all’alba penserò

Verde mare verde menta
anima frizzante
ma bugiarda un po’
vivi, vesti, confusione
la tua casa è un fiume
con la porta in me

Giuro questa pazza sete
non è abitudine di te
costi quel che costi t’amo
non è abitudine di te

Verde mare verde menta
trama di un racconto
fumo di caffè
quando ti fai triste e vaghi stretta come un ago
larga nel gilet

Pensa che la pazza sete
non è abitudine di te
e se nostalgia ti prende
pensa che ti penso anch’io



Musica Classica
Un gruppo di ricercatori dell'Università di Berkeley, in California, ha affermato che ogni persona tende ad associare la musica ad alcune tonalità cromatiche. Per esempio si è dimostrato che associamo la musica con tonalità maggiori al colore giallo o arancio. Mentre brani più lenti, cioè con tonalità basse, a colori scuri tendenti al blu. 
Ho scelto di pubblicare "Elegy for the Artic", brano profondo, eseguito dal musicista e compositore Luigi Einaudi. Le immagini sono state diffuse da Greenpeace in sostegno della campagna a difesa dell'Artico e dei cambiamenti climatici.



martedì 25 ottobre 2016

Step 4: Verde Marino nel Mito

La leggenda di Glauco
(occhi glauchi o azzurro/verdi, color del mare; in greco: γλαυκῶπις - glaukōpis)


La mitologia greca ci tramanda un'antica leggenda che in tempi remoti, a Capo Peloro (Messina), venne ad abitare il figlio di Poseidone, Glauco, semidio nativo della Beozia. Il giovane approdato sull'isola (Sicilia), aiutato da alcuni compagni, decise di ricavare da un tronco di pino una barca snella e veloce come il vento che dipinse con i colori del mare, azzurro e verde. Per amor proprio, Glauco, si dedico' a tempo pieno alla pesca. Al ritorno d'ogni battuta di pesca, l'abile marinaio, riusciva a rientrare sempre con le reti colme di pescato. Glauco, d'animo nobile, non trattenne mai per se tutto il pesce, ma preferiva donarlo ai conoscenti tenendo per se il minimo indispensabile.
Il semidio oltre ad essere un valoroso e astuto pescatore, portava il dono di essere una creatura ammaliante. Amava passare il tempo libero con le tante ammiratrici, nonché le benevoli Nereidi (ninfee marine, figlie di Nereo e della Oceanina Doride)  assieme alle incantevoli sirene, tenendo sempre un rapporto amichevole senza mai cadere in balia di amori folli.
Un giorno a Capo Peloro  si presentò la figlia di Forco, la ninfa Scilla. Questa creatura marina appariva di una bellezza asfissiante, d'occhi azzurri, chiara di carnagione e con pelle vellutata come un petalo di rosa. In modo grazioso Scilla si stendeva sulla riva della spiaggia ad ammirare il rientro in barca dell'atletico pescatore. Ormai abbagliata dalla bellezza che diffondeva Glauco, Scilla si innamoro' perdutamente e non ebbe mai il coraggio di dichiarare il suo amore. Un giorno, Scilla confido' alla maga Circe il suo amore per Glauco. Allora, la maga, venendo a conoscenza della magnanimità di Glauco, approfittò della fragilità emotiva di Scilla, e con un incantesimo trasformò in un mostro marino la timida ninfa. L'innocua Scilla, presa coscienza dell'attuale condizione fisica, non resse all'imbarazzo e si andò a rifugiare negli abissi.
Dopo svariati anni Glauco venne a conoscenza dell'incatesimo che Circe fece a Scilla. Disperatosi e addossandosi le colpe, stremato dalla vecchiaia e con il viso logoro ricoperto da una folta barba bianca, decise di andare alla ricerca del mostro incarnato da Scilla. 
Un giorno mentre era di rientro in barca,  intravide  un'isola ricoperta di un verde  brillante che rifletteva la luce del sole,  decidendo di approdarvi. Allo stremo delle forze, approdo' sulla riva dell'isolotto e porto' con se qualche pesce che aveva catturato in giornata. Poggiando le reti, con all'interno i corpi ormai privi di vita dei pesciolini, su quell'erba di un verde acceso, Glauco notò che quelle creature incominciarono a riprendere vita. Impressionato dalla vista, anche lui decise di mangiare convulsamente l'erba che riporto'  in vita i pesci. Qualche attimo dopo, tutto d'un colpo i suoi piedi cominciarono a colorarsi  di verde, poi le gambe, il busto e la faccia. Ormai tutto il suo corpo era ricoperto dello stesso colore verde di quell'erba che aveva ingerito. Una smisurata forza ritorno' in vita nell'animo del vecchio Glauco e con un grande balzo si tuffo in mare, immergendosi. 
Il bello e amato semidio mutò in Tritone Marino, e trascorse il resto dei suoi giorni a vegliare sui marinai e profughi.



Cultura islamica e non

Il verde nell'Islam è visto come il colore che incarna la saggezza, il colore del prato del Paradiso dove alloggeranno per l'eternità le anime dei martiri sotto il nome di Allah.
Sappiamo che vi sono alcune tribù di nomadi che venerano Khidr (in arabo:  الخضر‎‎ al-Khiḍr), l’uomo verde, patrono dei viaggiatori che incarna la provvidenza divina. Questa figura misteriosa compare nel Corano ( Sura 18, nei versi 65-82) e viene descritto come un fedele servo di Dio. Nella tradizione islamica e non, Khidr è descritto come una sorta di profeta.
Attualmente si ipotizza che la figura di Khidr sia associata ad una divinità ugaritica ( città di Ugarit, Siria) di nome Kothar-Wa-Khasis. In comune questi personaggi possiedono conoscenze segrete e dotati di un saggezza smisurata. Nella tradizione islamica, secondo il Corano, Khidr ha conoscenze esoteriche ( Hikmah e ilm al-ladun). Mentre Kothar, oltre avere conoscenze mistiche e grandi capacità intellettive, sappiamo che il suo nome derivi dal termine “abile e saggio”.
Alle figure di Khindr e Kother viene associata l’immagine del marinaio. Si pensa che Kothar sia stato l’inventore della barca, il cui scopo era quello di salvare i marinai da eventi nefasti. Un comportamento analogo si riscontra nella figura di Khidr,  al quale vengono attribuite gesta eroiche di salvataggi in mari, laghi e fiumi. Gli aleviti Curdi di Dersim lo vedono e descrivono come un sovrano dei mari”.





mercoledì 19 ottobre 2016

Step 3: Alcune codificazioni del Verde Marino

Un metodo utile e sbrigativo per poter ricercare un colore è quello di assegnare un codice identificativo al colore stesso. In base all'identità data, nonché al codice del colore, quando si consulta un catalogo, siamo in grado di risalire immediatamente al tipo di colore desiderato. Per questo motivo esistono vari modelli di codifica, utilizzati in base all'ambito in cui stiamo operando.
Di seguito elenco alcuni codici del verde marino:


  • HEX  #2E8B57
  • RGB  (46; 139; 87)
  • RGBA  (46; 139; 87; 1.0)      A= considera l'opacità 
  • CMYK  (81; 21; 83; 7)
  • HSV  (146°; 67%; 55%)
  • HSL  (146°; 67%; 35%)      L= luminosità è riferisce ad una percentuale; 0% nero- 100% bianco  
  • HSLA  (146°; 67%; 35%; 1.0)    A= considera l'opacità
  • RYB  ( 18.0392%; 43,3509%; 54,5098%)
  • XYZ  (12,0796; 19,7342; 12,1892)
  • BINARIO  ( red: 00101110; green: 10001011; blue: 01010111)
  • OTTALE  (r: 56; g: 213; b:127)
  • DECIMALE   3050327
  • HUNTER-LAB   L: 44,4232;  a: -29,2026; b: 14,8277
  • Sistema Munsell dei colori  2.5G 5/8 / #2d8a5b






domenica 16 ottobre 2016

Step 2: Presentazione del verde marino in più idiomi

In questa tabella riporto, in base al continente preso in considerazione, i vari dialetti utilizzati per indicare e riconoscere il vocabolo del color verde marino. Con non poca difficoltà proverò ad elencare in modo più esaustivo il termine preso in causa.

EUROPA
Italiano: verde marino
Francese: vert mer
Inglese-Irlandese: sea-green
Spagnolo: verdemar
Portoghese: verde mar,  água-marinha
Tedesco: seegün
Ungherese: zöld tengeri
Ucraino: кольору морської хвилі ( kol'oru mors'koyi khvyli )
Rumeno: marin verde
Danese: hav-grøn
Svedese: hav-grön
Finlandese: vihreä meri
Estone: roheline meri
Lettone: jūras zaļš 
Lituano: žalias jūra
Polacco: zielen' morska
Bulgaro: море-зелено (more-zeleno)
Croato: zeleno more
Greco: πράσινο θαλάσσιο (prásino thalássio)
Greco antico: γλαυκῶπις  (glaukōpis)
Latino: 

ASIA
Russo: зеленый морской ( zelenyy morskoy)
Cinese (semplificato): 绿色的海洋  ( lûsè dì hâiyáng )
Mongolo: далайн ногоон  (dalain nogoon)
Coreano: 해록 색 ( haelog saeg)
Giapponese:海緑色の  ( kairyokushoku no)
Indiano (Hindi): समुद्र हरा ( samudr hara )
Bengalese: সবুজ সামুদ্রিক
Thai: ทะเลสีเขียว ( thale kheīyw )
Turco: deniz yeşili
Iran, persiano: دریا، سبز
Yiddish: ים-גרין ( im-grin )


AFRICA
Africano: senioren
Arabo:بحر اخضر  (bahr akhdr)

OCEANIA
Indonesiano: laut hijau


domenica 9 ottobre 2016

Step 1: Origine e definizione


Il color 'verde marino' prende il nome da una particolare gradazione di tipo verdastra assunta dalla superficie marina, in particolare quando questa viene osservata dall'esterno. Il cromatismo è più facile poterlo riscontrare in mare nelle ore giornaliere.
Il nome viene utilizzato anche per denotare il colore diffuso da una tipologia di vetro, con cui è possibile realizzare oggetti preziosi.




Del verde marino possiamo elencare alcune sue gradazioni:
-verde marino scuro;
-verde marino medio;
-verde marino chiaro.





  

Il colore delle cose

La realizzazione di questo blog è dovuto al corso a scelta Storia delle cose, presso il Politecnico di Torino, tenuto dal professore Vittorio Marchis.
L'obiettivo del corso è riuscire ad individuare il senso dato del colore, attraverso 25 step. Colore inteso come sentimento, religione, ideale, oggetto, etnia o simbolo. A tale scopo il professore ha assegnato ad ogni frequentante  un preciso colore. A me è stato conferito il colore 'verde marino'.
Oltre l'analisi del singolo colore ogni studente, attraverso lo stretto consiglio del docente, ha scelto un romanzo da leggere con lo scopo di individuare e apprendere come il colore è parte determinante di un racconto.  Appunto per questo grazie a " Tropico del Cancro" dello statunitense Henry Miller, avrò l'opportunità di delineare un profilo cromatico del romanzo e del periodo in cui viene narrata la storia, in questo caso la Parigi degli anni '30 del '900.